SOLD OUT
Cena botanica: Inaugurazione Primavera Gastronomica 2024 (giorno 2/2)

Quando:
25 Marzo 2024, 18:30 - 22:00
Dove:
Focus:
Cena con erbe spontanee commestibili
Proposta:
La Primavera Gastronomica, organizzata da Erbass in aprile e maggio, promuove la collaborazione tra territori valorizzando la flora spontanea commestibile. Questa rassegna, che coinvolge sempre più realtà ristorative e enti, vuole favorire la preservazione e la diffusione dei saperi ambientali tradizionali. L’inaugurazione, che segna l’avvio ufficiale di questa rassegna, consiste in due giornate di immersione tra natura, cibo e cultura, dove come in una vera comunità, si rafforza il proprio senso d'identità gastronomica locale.

La Cena Botanica ha come obiettivo far collaborare cuochi e camerieri provenienti da diversi territori per realizzare un menù di 5 portate dove le erbe spontanee commestibili sono protagoniste. Gli ospiti della cena sperimenteranno piatti che valorizzano la biodiversità e sono frutto dell’identità degli chef che li hanno pensati.
Una cena narrante "a Trenta mani" a cura dei ristoratori che aderiscono alla rassegna di eventi della Primavera Gastronomica 2024, in cui al centro sarà messo il territorio e le erbe spontanee.
Un aperitivo selvatico, a seguire 5 portate in cui ogni piatto sarà pensato da una coppia di chef di ristoranti di biellese e canavese. Due territori che si fondono, con un filo conduttore: preservare e condividere i saperi legati alla raccolta e alla trasformazione delle "regine dei prati".
La cena è realizzata con il contributo organizzativo e il supporto del ristorante stellato Gardenia di Caluso, pilastro sul territorio per quanto riguarda la cucina con le erbe.

MENU':
APERITIVI
Spuma di ricotta della Valchiusella profumata al timo serpillo con miassetta rustica “ottofilerosso” (a cura di Ca’ Praudin)
Capônet valchiusellese con dente di leone e silene in abbraccio di foglia di primula (a cura di Le Miniere)
Tartelletta di frolla salata e barbabietola con panna cotta al latte di mandorla e pesto di malva (a cura di La Diga dei Sapori)
Suet gris di pignoletto rosso, civrin, miele di castagno (a cura di El Serniss)

ANTIPASTI
Crudo di trota di Traversella, gelato al rafano, misticanza di sorgente (a cura di La Mugnaia - Cascinotto)
Erbette variegate di primavera "mariá", frittella salata al piattello e olio alla pimpinella (a cura di Taverna del Gufo - Santa Marta - Trattoria D’Oria)

PRIMO
Cannoli di tarassaco, ortica, borragine, seirass al fumo di fieno, aglio orsino, limone fermentato, polvere d’acciuga (a cura di Villa Boffo - Gardenia)

SECONDO
Zuppetta di asparagi e levistico, fonduta veg e tempeh di arachidi (a cura di Casa Del Conte - La Bursh - Erbavoglio)

DOLCE
Morbido all’elicriso, gelatina di viola di bosco selvatica, croccante alle mandorle (a cura di Zac! - Locanda Gribaud).
in abbinamento con drink botanico a cura di Villa Boffo.

Tre vini del territorio in abbinamento.

€ 50,00 a persona per i soci iscritti a EGDA
€ 60,00 per i non soci con tesseramento obbligatorio. Prenotazione necessaria entro lunedì 11 marzo.


Questo appuntamento è parte del programma di The Road to Terra Madre, un calendario di eventi che toccano i principali temi che animeranno l’edizione 2024 del grande evento internazionale dedicato alle politiche del cibo. Terra Madre Salone del Gusto è un evento di Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte e ti aspetta a Parco Dora, Torino, da giovedì 26 a lunedì 30 settembre. Scopri come grazie al cibo possiamo riscoprirci parte della natura. #TerraMadre2024
Partecipazione:
Prenotazione obbligatoria
Contatti:
egda.alps@gmail.com
+39 349 331 0977
Un iniziativa promossa da:
EGDA {ethnobotany and gastronomic diversity in the alps}
EGDA è un associazione che in questi anni si è occupata di promuovere popolarmente l’etnobotanica, ovvero la scienza che studia i differenti metodi di percezione, riconoscimento, raccolta, trasformazione delle piante sviluppati all’interno di diverse comunità e società, con il fine di ricostruire la loro origine e provenienza. Inoltre l’Associazione si occupa di promuovere la diversità gastronomica, che è lo studio della diversità biologica del cibo, nonché la valorizzazione delle identità gastronomiche e culturali locali, in un’ottica di salvaguardia del contesto nel quale un ingrediente, una ricetta, o un piatto si sviluppano.
L’associazione è apartitica, non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione e utilità sociale.
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Ristorante Gardenia *
In una bella casa dell’800 del borgo medievale di Caluso, nel Canavese, si trova il Ristorante Gardenia.
Sale accoglienti ed eleganti arredi, mise en place con argenteria, tovaglie di lino e fiori freschi fanno da cornice ad una grande cucina.
Oltre alle sale interne il ristorante dispone di un fresco dehor, un grazioso giardino e un magnifico orto.

Vi accoglierà lo chef Mariangela Susigan che, con vigore e personalità esprime la cucina del territorio con originale e raffinata fantasia creativa.

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Comune di Ivrea
Ivrea è un comune italiano di 22 264 abitanti nella città metropolitana di Torino in Piemonte. Viene a pieno titolo considerata "il capoluogo del Canavese".

Il 1º luglio 2018 è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO (54º sito italiano). Il 16 febbraio 2022 è stata nominata dal Ministro della cultura Dario Franceschini Capitale italiana del libro 2022.
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Comune di Biella
Biella è un comune italiano di 42 641 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nel Piemonte settentrionale.

La città è situata ai piedi delle Alpi Biellesi, e la sua esistenza è attestata sin dall'alto Medioevo. Dominata in seguito dai vescovi di Vercelli, nel 1379 passò ai Savoia. Nel corso dell'Ottocento conobbe un grande sviluppo urbanistico e industriale, divenendo presto nota per le sue industrie tessili.

Sono numerose le testimonianze storiche e artistiche del passato cittadino; tra le più importanti si ricordano il battistero, la cattedrale, il campanile di Santo Stefano e numerose ville e palazzi.

Dal 2019 è Città Creativa dell'UNESCO per le arti popolari e l'artigianato. È stata designata Città alpina dell'anno 2021.
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Comune di San Giorgio Canavese
San Giorgio si adagia sulle pendici della fascia collinare che chiude a sud l'anfiteatro morenico di Ivrea; il territorio comunale si estende nella vasta piana originata dal torrente Orco. La nascita del borgo è connessa con le vicende della curtis regia alto - medioevale: questa si trova menzionata nelle antiche carte subalpine sin dal IX secolo e oggi la si può localizzare nella frazione di Cortereggio.
Nell'anno 882 Carlo il Grosso donava la cortem regiam canavesana alla Chiesa vercellese, unitamente alle terre dei villaggi pertinenti al suo territorio.
Nei secoli successivi, ulteriori atti di donazione, sia imperiali sia regi, probabilmente più nominali che effettivi, videro il luogo passare alla Chiesa eporediese e all'Abbazia di Fruttuaria.
Nell'ambito della corte regia, il castello detto di San Giorgio svolse, sin dal X secolo, un'importante azione difensiva e accentratrice nei confronti della popolazione locale. Nei primi anni del secolo XI il medesimo castello era oramai divenuto il massimo punto di riferimento per la curtis ovvero per le molte "ville" disseminate sul territorio.
Tale insediamento fortificato nei documenti antichi viene indicato con il termine latino di castrum vicinator.
In lingua italiana può essere tradotto come "castello rurale dei vicini": intendendosi per "vicini" la comunità di uomini liberi abitanti il vicus.
Come è stato giustamente scritto: "Si dovrebbe quindi vedere nel castrum vicinator il nucleo iniziale di quella che viene chiamata la "villa" di San Giorgio o, quanto meno, il punto fortificato della comunità".
Verso la metà del XII secolo il feudo di San Giorgio con le sue pertinenze entra stabilmente in possesso dei conti di Biandrate. La potenza di questi nobili fu messa in crisi allorché il capoluogo del loro distretto, Biandrate nel Novarese, fu distrutto dall'azione congiunta dei comuni di Milano, Novara e Vercelli. Di conseguenza le ambizioni dei conti si rivolsero all'Astigiano e al Canavese: in quest'ultima regione riuscirono a prevalere grazie agli appoggi imperiali e monferrini.
Nei tempi successivi i Biandrate parteciparono, quali protagonisti di primo piano, alle acerrime lotte per le investiture e furono anche presenti alle prime due crociate.
Verso la fine del XIII secolo la discendenza dei conti di Biandrate e del Canavese si divise nei tre rami di San Giorgio, di Foglizzo e di Lusigliè; nonostante tale partizione la casata mantenne un carattere unitario, in quanto tutti gli eredi concorsero a formare il consortile di San Giorgio.
Nel corso del Trecento gli stessi Biandrate, nel tentativo di rafforzare la propria signoria, si appoggiarono ora ai Savoia ora ai Monferrato.
In tale contesto il borgo sangiorgese venne coinvolto nelle guerre canavesane fra le fazioni guelfe e ghibelline.
Un successivo capitolo nella storia del paese è rappresentato dal progressivo affermarsi dell'autonomia comunale: una autonomia che ebbe uno sviluppo notevole, specialmente se confrontata con la maggior parte dei centri canavesani.
Testimonia tale stato di cose sia la presenza di un luogo fortificato controllato direttamente dagli uomini del borgo, sia la formulazione, da parte della comunità, di un primo importante corpus di statuti nel 1343.
Una successiva edizione delle leggi comunali fu compilata nel 1422 e fu di diretta emanazione dei Biandrate.
Dalla lettura di queste ultime normative si può notare come la presenza dei feudatari nell'amministrazione interna del borgo fosse divenuta costante: ogni aspetto della vita pubblica tendeva, in tal modo, a essere controllato dai signori.
Il risentimento e l'odio verso i feudatari spinsero i sangiorgesi, nel 1518, a invadere e a saccheggiare il castello.
Gli storici non escludono che a fomentare la rivolta siano stati gli stessi Savoia, i quali intendevano colpire, in tal modo, si marchesi del Monferrato.
Questi ultimi erano, di fatto, ancora i signori legittimi e del luogo, in base alle investiture imperiali: solo nel 1631, con la pace di Cherasco, San Giorgio passò definitivamente sotto il governo sabaudo.
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AIF - Associazione Italiana di Fitoalimurgia
Siamo un gruppo di amici con una passione condivisa: le piante. Le piante da studiare, da identificare, da mangiare, le piante che guariscono, che tingono, che abbelliscono, che ci riconnettono alla natura.

L’Associazione Italiana di Fitoalimurgia è un’associazione di professionisti nata nel 2021 allo scopo di diffondere, divulgare e far crescere in Italia questa disciplina che si occupa dello studio e dell’utilizzo culinario delle piante selvatiche. Operiamo in tutta Italia, ognuno con le proprie competenze specifiche.

Promuoviamo la conoscenza delle piante spontanee commestibili e il loro uso consapevole, dall’identificazione, alla raccolta sostenibile e responsabile, all’utilizzo in cucina e non solo. La divulgazione e la formazione, amatoriale e professionale, sono le nostre principali attività associative.
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Associazione Valchiusella 360
L'associazione Valchiusella 360 è la pagina ufficiale del turismo in Valchiusella, dove rimanere sempre aggiornati su eventi, itinerari e offerte
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Ecoredia Gruppo Acquisto Solidale
Il Gruppo d’Acquisto Solidale “Ecoredia” nasce ad Ivrea all’inizio del 2003, in modo informale, da una decina di famiglia aderenti per lo più all’Operazione “Bilanci di Giustizia”. La pratica degli acquisti diretti presso produttori biologici ed ecologici era già parte integrante delle attività del gruppo “bilancista”, ma la spinta a costituire un vero e proprio gruppo d’acquisto solidale viene dalla partecipazione all’esperienza del Social Forum eporediese che intravede in ciò la possibilità concreta di elaborare un progetto di economia solidale per il territorio. Già dal nome che il gruppo sceglie di darsi “Ecoredia”, dall’antico nome della città di Ivrea, Eporedia, si può intuire la volontà di coniugare l’attenzione allo stile di vita e al cambiamento individuale con le pratiche di cittadinanza attiva, di partecipazione e di lavoro sul territorio per renderlo sempre più un luogo della sostenibilità e della solidarietà.
Per un anno il gruppo sceglie di mantenere una dimensione molto contenuta e una struttura organizzativa volutamente leggera, appoggiandosi per le proprie riunioni e per le distribuzioni dei prodotti, ai locali della Chiesa Valdese di Ivrea.
Alla fine del 2003, il gruppo “Ecoredia”, che conta ormai una trentina di soci, decide di presentarsi pubblicamente alla cittadinanza attraverso un incontro intitolato “Liberi da questo mercato”, e pochi mesi più tardi, nel marzo 2004, di strutturarsi in Associazione.
Già alla fine dello stesso anno la neonata Associazione Ecoredia si fa promotore dell’evento “SanaTerra”, fiera dell’economia solidale e sostenibile del Canavese, che da allora coinvolge, ogni due anni, una settantina di realtà, tra produttori, associazioni e istituzioni locali. Ogni edizione di SanaTerra diventa per il territorio, l’occasione più importante per discutere di economia solidale, focalizzando di volta in volta l’attenzione su uno specifico aspetto, quale i rifiuti, la mobilità, l’energia, il lavoro, per fare il punto sui progetti in corso e lanciare nuove iniziative. Nel 2010 il patrimonio di conoscenze e di contatti raccolti dall’Associazione vengono messi a disposizione di tutti con la pubblicazione della guida “SanaTerra”, edita da Altreconomia.
Contemporaneamente Ecoredia, oltre a crescere come Gruppo d’Acquisto Solidale, continua a collaborare con le istituzioni locali e le associazioni del territorio nell’organizzazione di campagne pubbliche (come “Plastic Free”, “Io cambio pannolino”, ecc), con le scuole per progetti di educazione al consumo critico rivolte ai bambini e ai ragazzi, con l’Università per ricerche sull’agricoltura locale e le reti alternative di distribuzione del cibo.
Nel tempo, il gruppo matura l’esigenza di costruire un luogo fisico per le proprie esperienze e i propri progetti, una casa dell’economia solidale aperta a tutta la cittadinanza e al territorio. Nel 2014 finalmente questo sogno può diventare realtà: Ecoredia, insieme ad altri soggetti, entra come socio fondatore nella cooperativa ZAC! Zone Attive di Cittadinanza, che si fa promotrice di un progetto di recupero di una struttura comunale sottoutilizzata, il Movicentro di Ivrea. Da quel momento la sede operativa di Ecoredia viene spostata allo ZAC! e le sue attività si intrecciano strettamente con quelle della cooperativa.

Ecoredia oggi
L’Associazione Ecoredia conta oggi più di 200 soci, provenienti dalla città di Ivrea e dal territorio afferente, identificabile geograficamente nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea.
Fin dall’inizio l’associazione si è immaginata come spazio comune per gruppi diversi, ma solo in questo ultimo anno l’intenzione iniziale di dare vita a gruppi “figli”, si è concretizzata, con la suddivisione in tre gruppi autonomi, con specifiche connotazioni territoriali: i gruppi Dora Baltea e Valchiusella si sono staccati dall’originario gruppo Ivrea, rendendosi indipendenti per gli incontri, alcune attività e gli ordini locali, ma continuando a riconoscersi nella visione e nelle pratiche di Ecoredia. L’auspicio è che la nuova organizzazione permetta ai gruppi di radicarsi più profondamente nei diversi territori, coinvolgendo soggetti nuovi e attingendo energie e idee nuove per la vita dell’associazione.
Nel 2014 Ecoredia si è accreditata come sede per il Servizio Civile Nazionale e nel 2015 i primi sei giovani hanno iniziato a svolgere servizio presso l’associazione. Ciò ha permesso di incrementare i servizi ai soci, garantendo l’apertura di uno sportello informativo quotidiano sulle attività di Ecoredia, sul funzionamento dei G.A.S. e sul consumo critico in generale, e migliorando la comunicazione delle iniziative. Inoltre, con il contributo di energie giovani e fresche, è stato possibile riattivare vecchi progetti, quali i laboratori educativi nelle scuole, e promuoverne di nuovi, quali la realizzazione di video-interviste ai produttori del G.A.S.
La collaborazione con lo ZAC!, oltre a dare una nuova sede all’associazione, ha offerto l’opportunità a Ecoredia di dare maggiore visibilità ai propri produttori attraverso serate di presentazione e degustazione, cene a tema e laboratori, e di dare maggiore continuità e respiro alle proprie distribuzioni affiancandole con i mercatini settimanali di CoseBuone, aperti non solo ai soci, ma a tutta la cittadinanza. Anche SanaTerra, pur restando un appuntamento biennale cittadino, ha trovato allo ZAC! una propria declinazione mensile nell’ALTROMERCATO, che ogni secondo sabato del mese mette al centro i fatti e le persone dell’economia e solidale e fa incontrare produttori e coproduttori per la costruzione di una vera comunità del cibo locale. Infine nel progetto dello ZAC! Ecoredia ha visto realizzato lo spirito di convivialità, di solidarietà e di partecipazione che da sempre ha contraddistinto la sua proposta di cambiamento degli stili di vita.
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Let Eat Bi
Let Eat Bi, attraverso la partnership con associazioni, cooperative, imprese sociali e comunità territoriali, aggrega, promuove e contribuisce a organizzare le risorse e le attività (saperi, azioni, progettualità) operanti sul territorio biellese il cui denominatore comune è la cura della terra, del paesaggio sociale e naturale. Risorse che danno frutti concreti, che producono cultura, convivialità e sviluppo economico sostenibile, favorendo l’inclusione sociale.
Il progetto attiva il potenziale produttivo ed aggregativo costituito dalla TERRA come bene comune: territorio coltivato e in disuso o dimenticato, come orti, frutteti, boschi, campi sociali, solidali, urbani, collettivi, di comunità, fino ai terreni degli orticoltori amatori.
Si tratta di un ecosistema di rilevante estensione che, stagionalmente e naturalmente a chilometro zero, può generare un’offerta di prodotto significativa, patrimonio da recuperare alla comunità con buone pratiche e i cui proventi vengono impegnati nell’economia del bene comune. Una rete peer to peer che mette in connessione un numero crescente di soggetti attivi nello spazio dell’economia sociale e solidale che, da marginale può assumere importanza primaria per fasce rilevanti della popolazione.

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Slow Food Condotta del Canavese
Slow Food è presente sul territorio attraverso le Condotte, gruppi di persone animate dai medesimi interessi nei confronti della Filosofia Slow Food e che si impegnano per diffondere questa cultura.
La Condotta mette in piedi e sviluppa progetti legati al territorio, al cibo, alla sostenibilità, alla tutela dei produttori locali; organizza eventi legati alla cultura enogastronomica; promuove e sostiene eventi organizzati nel territorio; è centro di aggregazione per chi condivide la filosofia del "buono, pulito e giusto; fa conoscere la filosofia del "buono, pulito, giusto" ai giovani, agli studenti e in generale alle nuove generazioni.
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Slow Food Valchiusella
Slow Food è presente sul territorio attraverso le Condotte, gruppi di persone animate dai medesimi interessi nei confronti della Filosofia Slow Food e che si impegnano per diffondere questa cultura.
La Condotta mette in piedi e sviluppa progetti legati al territorio, al cibo, alla sostenibilità, alla tutela dei produttori locali; organizza eventi legati alla cultura enogastronomica; promuove e sostiene eventi organizzati nel territorio; è centro di aggregazione per chi condivide la filosofia del "buono, pulito e giusto; fa conoscere la filosofia del "buono, pulito, giusto" ai giovani, agli studenti e in generale alle nuove generazioni.
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Slow Food Condotta Di Biella
Slow Food è presente sul territorio attraverso le Condotte, gruppi di persone animate dai medesimi interessi nei confronti della Filosofia Slow Food e che si impegnano per diffondere questa cultura.
La Condotta mette in piedi e sviluppa progetti legati al territorio, al cibo, alla sostenibilità, alla tutela dei produttori locali; organizza eventi legati alla cultura enogastronomica; promuove e sostiene eventi organizzati nel territorio; è centro di aggregazione per chi condivide la filosofia del "buono, pulito e giusto; fa conoscere la filosofia del "buono, pulito, giusto" ai giovani, agli studenti e in generale alle nuove generazioni.
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Slow Food Piemonte e Valle D'Aosta
Coordinamento condotte del Piemonte e Valle D'Aosta
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Slow Food Travel Montagne Biellesi
La Rete Museale Biellese e la comunità Slow Food Travel Montagne Biellesi riannodano e intrecciano le eredità materiali e immateriali del territorio in un nuovo tessuto di relazioni, orientate a un turismo sostenibile che accompagni il visitatore alla scoperta di paesaggi, luoghi, persone e prodotti autentici.

Slow Food Travel Montagne Biellesi è un progetto di Slow Food che mette al centro il cibo e le produzioni locali, proponendo esperienze di viaggio coerenti con la filosofia del “buono, pulito e giusto”. Le realtà produttive, ristorative e ricettive che ne fanno parte si intrecciano con i siti culturali della Rete Museale Biellese, per la crescita di un turismo sostenibile che accompagni il visitatore alla scoperta dei cibi, delle persone che li producono e dei luoghi distintivi dei paesaggi biellesi.

La Comunità Slow Food Travel Montagne Biellesi si rinnova ogni anno e le realtà che aderiscono si impegnano a promuovere e valorizzare la Comunità e il territorio, attraverso la produzione, l’acquisto, la trasformazione e la promozione di materie prime locali, nelle modalità previste dalle linee guida condivise e sottoscritte.
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Ristorante Santa Marta
Il ristorante Santa Marta è aperto martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato a cena (a pranzo su prenotazione). Domenica è aperto a pranzo e cena. Chiusura lunedì.

Il nostro ristorante è a Mazzè nel centro storico, ai piedi del castello. Siamo all'interno della chiesa sconsacrata di Santa Marta da qui il nostro nome.
La nostra cucina è legata al territorio ed alla stagionalità dei prodotti tradizione Canavesana prestando attenzione all'innovazione ed alla ricerca delle materie prime e alla loro trasformazione. In cucina la chef è Marinella Toscani mentre all'accoglienza e al servizio la figlia Ilaria Lauricella.
Il menù a base di erbe spontanee sarà disponibile, previa prenotazione, nel mese di aprile.
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Ristorante La Mugnaia
Nel cuore di Ivrea, una cucina contemporanea basata sulla qualità delle materie prime elaborate con cura e passione. Cercando sempre un nuovo orizzonte, una nuova storia, un nuovo viaggio, partendo dalle verdi colline canavesane.
In un edificio storico troverete un ambiente confortevole ed elegante, con un servizio attento e al tempo stesso informale e rilassato, dove ci si può dimenticare di tutto e godere di un’esperienza gastronomica.
Il nostro staff di sala e la nostra Sommelier sapranno consigliarvi al meglio per farvi vivere una piacevole serata, o un pranzo più veloce.
Informateci all’arrivo di eventuali allergie o intolleranze.

Aperto a cena dal martedì alla domenica, a pranzo sabato e domenica.




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Country House La Bursch
Immersa nel cuore della Valle Cervo, La Bursch è una romantica Country House dall'atmosfera accogliente e familiare. Un luogo unico, pensato dall'imprenditrice Barbara Varese per far riscoprire il contatto con la natura e conoscere il territorio biellese. Un amore viscerale, quello per il territorio, che passa anche attraverso la filosofia di cucina di Erika Gotta. Da sempre improntati alla tradizione, ma rivisitati con una nota di creatività, i piatti della chef sono un viaggio tra le montagne e i boschi che circondano La Bursch.

La country house La Bursch è aperta da giovedì a domenica. Il ristorante da giovedì a domenica, a pranzo dalle 12:00 alle 14:00 e a cena dalle 19:30 alle 22:30.
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Gribaud - Osteria Agricola
La locanda Gribaud, è il cuore di un progetto agricolo in evoluzione nato nei primi mesi del 2020, e nel 2024 è diventata osteria.
Il locale ha antiche radici familiari e una storia gastronomica legata ad una cucina semplice, locale e contadina. Si ritrovano prodotti genuini del territorio e castagne e miele autoprodotti ricavati in prevalenza dai terreni che la circondano. Animali da cortile e ovo-caprini per la gestione dei pascoli, un piccolo orto e castagneti produttivi e in recupero ne completano al momento la cornice.
Oltre al pranzo, proponiamo la merenda sinoira, sotto forma di degustazione di materie prime biellesi selezionate. Durante la stagione primaverile, si possono assaporare risotti e pietanze a base di erbe spontanee mangerecce.
Gribaud è attualmente aperto: Venerdì dalle 14 alle 20 - Sabato e domenica dalle 10 alle 20
Durante la settimana per pranzi e cene solo su prenotazione per gruppi dalle 15/20 persone.
Gli orari variano anche in base alla stagionalità e la locanda chiude al pubblico il mese di Novembre. Altre variazioni sono possibili e ancora in corso di definizione.
Si consiglia, per gli aggiornamenti, di consultare i profili social del locale.
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L’Alva’ Panificio e Forno Diffuso
Un progetto di Umberto Salussolia e Lorenzo Grasso
Panificatori agricoli urbani
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Ristorante Ca' Praudin
La cucina del ristorante rappresenta la Valchiusella, interpretata a seconda della stagione per accompagnare gli ospiti in un percorso di riscoperta della materia prima, del prodotto a Km0, delle eccellenze del territorio. Profumi, sapori, sensazioni provate da bambini e che rivivono oggi nella memoria e sul piatto. I fornitori sono le piccole aziende, i piccoli produttori, sono storie di passione, lavoro e unicità.
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Ristorante Casa del Conte
Situato nel centro storico di Romano Canavese, Casa del Conte nasce in una antica abitazione annessa al Castello di Romano, proprietà dei Conti Marchetti. Cucina regionale riproposta in chiave moderna, con abbinamenti sorprendenti. Grande attenzione alla materia prima e a cercare un basso impatto ambientale.
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Ristorante ZAC Zone di Cittadinanza Attiva
All’interno della stazione ferroviaria di Ivrea c’è questo delizioso locale.
I piatti sono pensati il più possibile nel rispetto delle stagioni e del ciclo della natura: questo ci consente di acquistare locale, di sostenere le realtà del nostro territorio, di offrirti ricette sempre gustose, sane e colorate.
Cerchiamo di privilegiare i prodotti biologici: non tutto, ma facciamo il possibile.
Il caffè, i tè e i succhi provengono dal commercio equo e solidale.

In occasione della Primavera Gastronomica proponiamo una cena con le erbe spontanee commestibili.

lunedì 07-20 martedì 07–20 mercoledì 07–20 giovedì 07–20 venerdì 07–01 sabato 09–01. Chiuso la domenica.
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Taverna Del Gufo di Occhieppo Inferiore
In una villetta di campagna con quattro salette di colori diversi e tavoli apparecchiati con cura, il ristorante offre piatti semplici e curati legati alla tradizione.
Il Ristorante è aperto dal mercoledì alla domenica sia per il pranzo che per la cena.
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Trattoria D’oria di Candelo
Nel mondo della ristorazione dal 1989, la Famiglia D'Oria nel 2008 dopo un'accurata ristrutturazione di uno storico edificio del quattordicesimo secolo, ha aperto la Trattoria D'Oria davanti alle suggestive mura del Ricetto Medievale di Candelo. Le varie salette interne con volte con mattoni a vista ed il cortile interno per la stagione estiva all'ombra delle mura, assicurano una piacevole sosta. Per il periodo della manifestazione, ogni settimana, saranno presenti nella lista delle vivande alcuni dei piatti qui proposti.

Chiuso lunedi' e martedi', è inoltre gradita la prenotazione.


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Villa Boffo Cucina E Cocktail
Il ristorante propone una cucina tradizionale piemontese. Le materie prime sono attentamente selezionate da fornitori locali d’eccellenza. A completare il servizio di ristorazione vi è il cocktail bar, specializzato in drink botanici. Il locale si trasforma con le stagioni, accogliendo gli ospiti nel giardino bioenergetico in primavera - estate e all’interno degli eleganti locali della villa in autunno - inverno.
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Albergo e Ristorante Miniere di Traversella
L'Albergo Ristorante Miniere offre ai suoi ospiti un'impagabile cornice per trascorrere monenti indimenticabili. Dal 21 aprile al 26 giugno il ristorante è aperto tutti i giorni con il menù dedicato alle erbe spontanee "dal prato al piatto"
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Ristorante La Diga Dei Sapori
Una location unica con vista sul lago Gurzia, un bacino artificiale creato nel 1922 grazie alla realizzazione della Diga, costruita tra il comune di Vidracco e Vistrorio.
Le nostre sale possono accogliere 150 persone e la nostra cucina è un mix tra sapori del territorio Valchiusellese e piatti innovativi.
Infine, la nostra pizza, cotta nel forno a legna.

Giorno di chiusura martedì. Dal mercoledì al lunedì aperto dalle 19.00 alle 23.00. La domenica anche a pranzo con orario 12.00 - 14.30
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Attività correlate:

egda
{Ethnobotany and Gastronomic Diversity in the Alps}
Via Flavio Frassati 13 13897 Occhieppo Inferiore, Piemonte.

Per sostenere e seguire in anteprima tutte le attività proposte da Erbass basta semplicemente associarsi ad e.g.d.a.
Dopo aver compilato un breve modulo anagrafico potrai ricevere al costo associativo di €10 la nostra tessera.